Racconti brevi, che hanno al centro l’uomo e i suoi comportamenti “normali”; storie che parlano delle debolezze umane, del denaro, del sesso, delle devianze, delle fantasie e l’uso esagerato e spesso sconsiderato della tecnologia. “Storie da giorni nomarli” è il libro d’esordio dell’autore partenopeo Antonello Petrella pubblicato dalla casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni e fruibile sia nella classica veste del libro cartaceo, che nella moderna versione dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non amo molto parlare di me. Sono nato e vivo a Napoli e passo il mio tempo dedicandomi alla musica, alla scrittura e alla filosofia, senza, però, mai dimenticarmi di vivere, conoscere gente, osservarla ai bar o per strada, altrimenti le tre cose, di cui mi occupo, non avrebbero alcun senso... Confesso che non mi sono mai alzato una mattina dicendo: "Voglio fare lo scrittore!", scrivo per necessità, non è né un hobby né mi rilassa, scrivo perché non potrei non farlo e questo è tutt'altro che rilassante! Questo fa di me uno scrittore? MAH!
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente scrivo la notte...ma spesso giro con un taccuino su cui prendo appunti durante il giorno.